Come
ho imparato?
Quadro generale
“una netta
differenza tra l’apprendimento avvenuto durante la prima fase
dell’approccio con la lingua straniera (scuola
media) e quello avvenuto durante la seconda fase (scuola superiore)” (Moro)
“modalità attraverso cui si è giunti alla
maturazione delle quattro abilità linguistiche, si è riscontrata la presenza di
due “generazioni” opposte”
ð vecchia generazione: mancanza di coinvolgimento personale ed
emozionale durante le lezioni.” ”…. prevalentemente in lingua italiana (sia
alla scuola media che superiore) e con l’ausilio esclusivo di libri di testo,
favorendo un apprendimento della lingua straniera intesa come “materia
scolastica” piuttosto che come veicolo di comunicazione.
ð nuova generazione: stimoli provenienti
da un contesto non artificiale, ma anche grazie ad occasioni di scambio
comunicativo con studenti di nazioni diverse” (Demarco)
Scuola
media
Metodo
“sfondo comune” il
metodo d’insegnamento strutturale(Moro)
vecchia
generazione: ð “antiquate” e poco
stimolanti”
nuova
generazione: ð “metodologie
didattiche piuttosto innovative ed efficaci; contesto sì scolastico, ma che ha
offerto situazioni in cui l’individuo poteva interagire con gli altri in modo
“realistico”, attraverso brevi dialoghi prima ascoltati e poi riprodotti
oralmente in coppia”(Demarco)
“nell’apprendere la lingua straniera, sin
dalle medie siamo state abituate a scrivere molto (sia per l’inglese, che per il tedesco, che
per il francese).” (Cuberli)
“il contesto di apprendimento … di tipo formale/istituzionale” (Bigot)
reading
“lettura di brevi
testi da parte dell’insegnante (non sempre con traduzione)” (Moro)
“lettura in coro
(tutta la classe leggeva ad alta voce il materiale offerto dall’insegnante) e
la lettura silenziosa degli esercizi” (Bigot)
listening
“ascolto di brevi
dialoghi, ripetuti poi in classe e …. Dettati” (Moro)
“ascolto di
situazioni comunicative semi – autentiche (dialoghi registrati su cassetta)” (Bigot)
“ …. la quantità di esposizione
alla L2 nella scuola secondaria inferiore, dove prevalente era la comunicazione
in italiano” (Tuan)
speaking
“abilità che
riteniamo di aver sviluppato in minor misura; non c’era la possibilità di
comunicare solo drills e open dialogues” (Moro)
“esercizi di
ripetizione di intere frasi, o parti di esse, e dialoghi in situazioni
verosimili, sul modello di quelli ascoltati.” (Bigot)
nuova generazione: “contesto non artificiale …. occasioni di
scambio comunicativo con studenti di nazioni diverse” (Demarco)
writing
“soprattutto attraverso attività di
scrittura e copiatura di esercizi”
“corrispondenza con
i “pen-friends” (Moro)
nuova
generazione:”corrispondenza con un “penfriend”
…. ha accresciuto le abilità della scrittura e della lettura” (Demarco)
“si partiva da esercizi di grammatica assai
ripetitivi, in cui venivano applicate le regole studiate. Poi si passava alla
costruzione di vere e proprie frasi, quindi alle traduzioni e alle
composizioni.” “esercizi di copiatura di frasi e testi, soprattutto per il
francese” “sperimentare, come simpatico esercizio di scrittura, la
corrispondenza con i “pen friends.”(Cuberli)
materiali e mezzi
nuova
generazione:
“durante le lezioni, quindi, il docente
utilizzava vari materiali di supporto didattico, quali VHS e audiocassette,
prefigurando quale uso gli studenti avrebbero fatto della lingua con un native speaker” (Demarco)
cultura/estero
nuova
generazione:
“ma ha soprattutto stimolato l’abilità di
interazione/integrazione fra culture diverse” (Demarco)
Scuola
superiore
metodo
“modalità di apprendimento ……… si basavano
principalmente sulla produzione orale e sull’ascolto“; apparente” assenza di
apprendimento, ad eccezione di un caso” (Moro)
nuova generazione:
“metodi di
insegnamento efficienti e stimolanti. “apparente” assenza di apprendimento, ad
eccezione di un caso” (Demarco)
“metodi scelti dai nostri insegnanti, di
tipo prevalentemente strutturale, hanno privilegiato la produzione scritta
rispetto alla conversazione.” (Cuberli)
listening
“due elementi
positivi: l’ascolto della spiegazione in lingua da parte dell’insegnante e
l’incontro (mensile) con un lettore madrelingua” (Moro)
nuova
generazione:
ð“processo naturale
che ha interessato tutte le relazioni della quotidianità”
“l’ascolto di trasmissioni radiofoniche (es.
notiziari meteorologici) o televisive (telegiornali) e la visione di film
didattici e non; contributo visivo all’ascolto …. molto efficace.”
ð “lettura della
lingua scritta da parte del docente, anche attraverso i dettati, e l’ascolto
degli esercizi svolti oralmente dai compagni di classe, hanno offerto un
ulteriore aiuto all’apprendimento.” (Bigot)
“ascolto in L2 …. per buona parte ascoltando
l’insegnante, che solo in due
casi utilizzava solamente
vecchia
generazione:
“lunghi e ripetitivi drills, studio mnemonico della grammatica (in particolare della
lingua tedesca), a discapito dell’ “ascolto” diretto e reale della lingua, ha
causato non poche difficoltà durante la partecipazione attiva alle lezioni
universitarie tenute dai lettori di madrelingua.” (Demarco)
“esperienze sono state caratterizzate da una
certa inefficacia nel tipo di esercizi proposti in classe agli studenti” “le
lingue da noi studiate (inglese, tedesco, francese) gli insegnanti utilizzavano
i registratori per far ascoltare battute di dialoghi molto veloci, che poi i
ragazzi dovevano ripetere.” (Cuberli)
reading
“lettura in coro (tutta la classe leggeva ad
alta voce il materiale offerto dall’insegnante) e la lettura silenziosa degli
esercizi, sia alle scuole medie” “la lettura si è concentrata poi soprattutto
su “short-stories” e testi letterari,
per chi ha studiato letteratura, e su articoli didattici o autentici, tratti
per lo più da riviste” (Bigot)
“Gran parte del gruppo ha esercitato la
lettura al di fuori del contesto
scolastico con la lettura di riviste e libri che soddisfacevano i propri
interessi; la lettura di testi scritti
quasi unicamente come introduzione ad un argomento grammaticale; Le
strategie utilizzate per l’esercizio della lettura sono state: lettura e
commento di testi brevi, abbonamento ad una rivista in L2, lettura di libri,
lettura di testi letterari finalizzata all’analisi o al commento critico.”
(Tuan)
“brani letterari o dei testi di civiltà in
lingua straniera, cui seguiva una serie di domande atte a verificare la
comprensione”; “in qualche caso, l’insegnante ricorreva all’uso di realia, come ad es. estratti del Times o
altri giornali in lingua originale, per far individuare agli studenti le
strutture grammaticali presenti nel testo. … questi esercizi sono stati
approvati da tutte noi e ci sono sembrati piuttosto utili, soprattutto se il
professore si soffermava sull’ analisi del lessico in maniera approfondita e
coinvolgeva tutta la classe in attività di gruppo” “anche all’università, la
lettura di opere letterarie è avvenuta per noi in maniera prevalentemente
individuale, salvo alcune lezioni in classe finalizzate all’apprendimento della
pronuncia delle parole”(Cuberli)
speaking
“alternanza tra lezioni di grammatica e
lezioni di conversazione, tenute in alcuni casi da insegnanti di madrelingua.
Tutte le componenti del gruppo hanno parlato in lingua straniera durante le
interrogazioni e solo alcune hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i
propri compagni attraverso i lavori di gruppo.”(Bigot)
vecchia
generazione:
“noiosi dettati e produzione di dialoghi
precostruiti e non contestualizzati” (Demarco)
“la produzione orale è stata quasi sempre
facilitata dall’insegnante che poneva domande alla classe, e quindi riferita
sempre al contesto comunicativo della
classe e basato sul rapporto docente-discente; la produzione orale è
avvenuta sulla base di un testo scritto o orale, perciò integrata con le abilità di lettura e di ascolto. pochi ricordi di
esercizio della produzione orale, abilità
trascurata in favore della produzione scritta, mentre altre hanno avuto
esperienza di scambi culturali
organizzati dalla scuola, dove lo stimolo alla produzione orale è stato
naturale e nel confronto con studenti stranieri tale abilità è stata usata in
prevalenza. Sono state menzionate altre esperienze di produzione orale funzionale al contesto, come “la messa in scena
di testi teatrali e la discussione di testi letterari in L2.” (Tuan)
“esercizi di conversazione (tedesco) ….
basati sullo studio ed esposizione di testi letterari, ma erano molto infrequenti (le lezioni erano in
lingua italiana)”
In un solo caso ð” si partiva da
esercizi di contestualizzazione delle regole grammaticali e poi si passava a un
interessante lavoro di studio dei vocaboli, che veniva applicato alla
letteratura.”
“commento di testi a libera scelta, oppure,
nel caso della scuola commerciale, gli esercizi erano mirati all’apprendimento
della terminologia specifica del commercio o del lessico relativo ad argomenti
di civiltà. …. perlopiù di conversazioni guidate.”
“sono stati soprattutto i soggiorni
all’estero e il contatto con persone
madrelingua a consentirci di migliorare il nostro livello di conoscenza della
lingua e, quindi, la nostra capacità di praticarla.” (Cuberli)
writing
“… esercizi di copiatura, la corrispondenza
con gli amici di penna, le analisi del testo, i riassunti e le composizioni:
all’inizio soprattutto lettere e ricette, poi temi letterari o di attualità. Il
passaggio dalla scrittura guidata a quella libera è stato quindi per tutte
graduale.” (Bigot)
“esercizi di ripetizione scritta del modello
proposto (drills) e di produzione di testi brevi (rispondere
a domande, corrispondenza,…), esercizi ritenuti da tutto il gruppo utili per
fissare le strutture grammaticali.”
“(francese – ma non solo) sono stati utilizzati dettati, che coniugano l’attività di scrittura con l’ascolto.”
“Composizioni
sono state richieste spesso in forma di corrispondenza, temi, commenti a testi
letterari o ad articoli.” (Tuan)
“la scrittura …. modalità valida per
memorizzare l’ortografia delle parole attraverso la copiatura ripetuta. Essa è
anche un ottimo sistema per imparare ad utilizzare le strutture grammaticali,
grazie soprattutto all’esecuzione di traduzioni o alla redazione di composizioni
(entrambe queste due ultime attività
sono state da noi continuate anche all’università).” (Cuberli)
materiali e mezzi
laboratori linguistici (Demarco)
supporti audiovisivi (Tuan)
registratore (Cuberli)
cultura/estero
“contatto con la lingua viva, non solo
quella di tipo formale, ha contribuito notevolmente all’apprendimento delle
quattro abilità” (Bigot)
“ esperienza maturata durante le
vacanze-studio in Inghilterra proposte dagli stessi insegnanti, esperienza che
ha contribuito ad un apprendimento ancora più intensivo delle quattro abilità”
(Demarco)
vecchia generazione:
“conseguentemente
alla mancanza di situazioni reali di ‘scambio comunicativo’, è maturato nella
“vecchia generazione” un forte apprezzamento della cultura e della civiltà
straniera. Ciò ha indotto i ragazzi a intraprendere vari soggiorni all’estero,
cosa che ha supplito alla quasi totale assenza di attività di interazione
durante gli anni scolastici, e che ha avuto conseguentemente un rinforzo
positivo sull’apprendimento della lingua straniera.” (Demarco)
l’efficacia dell’immersione nella L2 sperimentata
all’estero …. evidenziala problematicità dell’insegnamento di una lingua
straniera nell’ambiente scolastico italiano, trovandosi
“per l’ascolto è stato, invece, il contatto
diretto con persone madrelingua. Per qualcuna …. insegnanti di lingua stranieri
e, in un caso, anche di vivere un’esperienza all’estero attraverso un progetto
organizzato dalla scuola. Un’altra … fortuna di frequentare dei parenti
madrelingua inglesi ðacquisire con facilità molti vocaboli
e semplici espressioni, nonché di imparare a contestualizzare le parole”
“soggiornato all’estero per diversi mesi con il progetto Erasmus.” (Cuberli)
metodi
“i metodi di insegnamento dei propri
insegnanti di lingua sono sembrati idonei e utilizzati in modo equilibrato.”(Bigot)
management
“esercitazioni
individuali svolte in laboratori linguistici si sono integrate ai lavori di
gruppo e ai works in pair, mentre
diverse situazioni di comunicazione frontale si sono realizzate durante le
lezioni tenute da lettori di madrelingua” (Demarco)
“mancanza del lavoro di gruppo nelle
attività di esercizio orale svolte nelle scuole. “il lavoro di gruppo … è stato
molto positivo per l’apprendimento, e ne abbiamo sentito la mancanza poiché
l’attività individuale ha sempre
prevalso su di esso.”(Cuberli)
altro
“innegabile
importanza hanno avuto, per tutte noi, anche le diverse attività da
“autodidatta” svolte a casa (lettura di riviste, visione di film, nonché
all’approfondimento personale di alcuni spunti avuti in classe)” (Moro)
“lettori madrelingua”
”l’apprendimento informale e individuale
delle lingue straniere attraverso l’ascolto di canzoni, l’uso di videocassette o dvd, che abbiamo
trovato molto utile e piacevole.” (Cuberli)
osservazioni critiche
“scarsa efficacia della lettura in coro,
considerata abbastanza anonima e non adatta a garantire la valutazione e la
correzione di eventuali errori di pronuncia e intonazione. D'altro canto, però,
essa ha potuto facilitare i primi approcci all'abilità del parlare degli
studenti più timidi.” (Bigot)
“mancanza di coerenza tra il livello di
preparazione di una classe e quello che viene
effettivamente richiesto agli studenti.” (Cuberli)